sabato 30 luglio 2011


Prima osservazione: ma la stagione delle pioggie non iniziava a Novembre?? Qui è un continuo diluvio, alla faccia di chi come me si immaginava la malesia come un posto tutto sole, divertimento e cocktail sulla spiaggia.


E ovviamente scende acqua a secchiate in particolare di sabato, quando avevo deciso di prendermi il pomeriggio di libertà per girare un attimo la città.

 


Seconda osservazione, che però deriva dalla prima e quindi chiamerò

Prima osservazione bis: ovviamente non ho l'ombrello. Ma se a Roma troviamo ad ogni angolo della strada centinaia di marocchini pronti a rifornirci, 
chi diamine vende gli ombrelli in malesia?? Evidentemente il Marocco è troppo lontano.

E mò che faccio?


 


Seconda osservazione vera: ma che è sto traffico? Senza alcuna forma di razzismo, nel mio snobismo occidentale il popolo malese mi sembra molto più adatto a fare una vita rilassata (sole, divertimento e cocktail sulla spiaggia) piuttosto che ad immergersi in questo trambusto di macchine e clackson che manco la nomentana nell'ora di punta.

 


Terza osservazione: il cibo. Credo non esistano malesi grassi. O meglio: credo non possano esistere persone che mangiano come sfondati queste...cose piene di spezie e sapori strani. Per fortuna, dopo giorni di torture, ho ritrovato un vecchio amico.




Ecco perché ora scriverò uno spassionato


 


INNO AL MC DONALD'S®


 


Il McDonald's® non ti tradisce mai.

Viene in tuo soccorso sempre, che tu sia ad Ostia o a Kuala Lumpur, a Madrid o negli States. 
Quando sei nei guai fino al collo e non sai come uscirne, lui c'è. Con le sue buonissime patatine di plastica ed i suoi mille panini diversi e sempre uguali a sé stessi.


 


 


Puoi trovare lo stesso sapore in ogni angolo del mondo - capisci il portento?


Che tu sia in messico o in islanda, puoi assaporare lo stesso McFlurry® che ha accompagnato le innumerevoli serate con i tuoi migliori amici passate a studiare piani per la conquista del mondo.

E questo è confortante, apre le frontiere di ogni nazione rendendo ogni posto più familiare.

Non ci sarei venuto in Malesia se non ci fosse stato il 
McDonald's®.

Perché il McDonald's® è affidabilità.

Il McDonald's® è sicurezza.


Il McDonald's® è casa.



 


 


 




 


 


Ma voglio tener fede alla mia promessa, avevo detto che avrei parlato bene di questo posto e lo farò, nonostante tutto.

Dunque: i bagni dello sheraton di kuala lumpur sono in assoluto i bagni più confortevoli che abbia mai provato.


Il water è un autentico prodigio. Ho dovuto fare un video che vi mostrerò a Roma per spiegarvi questo miracolo della tecnologia idraulica.



 


Ed inoltre, un McMenu® costa qualcosa come 2 euro e 50 cent. Wow.




 


Fine dei pregi.




 


Ah, tra l'altro una delle poche caratteristiche positive che avevo indicato nel precedente post si è rivelata essere una mera illusione. 


I cioccolatini alla menta erano solo uno (splendido) benefit di benvenuto.



 


Sto pensando di fare il check-out ogni giorno per ripresentarmi in albergo ogni sera.



Così dovrei fregarli.

martedì 26 luglio 2011


E poi rieccoci qui.


Di nuovo on-line. Di nuovo a raccontare.


Pensavo di essere giunto per la prima volta in vita mia al di sotto dell'equatore dal momento che l'acqua del water gira in senso orario. Una delle tante cose della vita che mi hanno insegnato i Simpson, anche se sembra essere una bufala.


Kuala Lumpur sono grattacieli e palazzoni nati in mezzo alle piante, come fossero il frutto del lavoro di un giardiniere folle e geniale. Ed è una città GRANDE, o almeno così mi è sembrata nell'infinito viaggio che ho fatto ieri dall'aeroporto  all'albergo.


 


I malesi sono gentilissimi ma il loro inglese è terrificante e se lo noto io è evidente che i loro problemi sono seri. Ultimamente sono diventato stranamente insofferente verso le persone che non si fanno capire in inglese, o per meglio dire, verso le persone che non si fanno capire da me. E questo include ovviamente i malesi ma anche gli inglesi madrelingua.


Sto leggendo "Una cosa divertente che non farò mai più" di Wallace dove tra le altre cose il buon David Foster (pace all'anima sua) parla della sua passione per i cioccolatini alla menta che puntualmente una donna delle pulizie lasciava sul suo letto in una cabina della nave da crociera extralusso Nadir. Appena entrato in stanza ho trovato gli stessi cioccolatini (cioccolatini alla menta!) sul mio letto ed inevitabilmente ho pensato al motto della Nadir: "lasciatevi viziare".

Peccato che qui non funzioni nulla: dall'inglese dei malesi, alla connessione internet dell'albergo, dal telefono al mio bancomat. Ecco, soprattutto quest'ultima mancanza mi pone un serio interrogativo:


come faccio a sopravvivere in Malesia per 2 settimane con 200 euro dovendo pagarmi ogni giorno un viaggio in taxi albergo --> aeroporto --> albergo?


 


A proposito del telefono: appena arrivato in albergo, nella disperazione derivante dall'avero constatato che internet non funzionava e probabilmente il mio cellulare non riceveva messaggi e telefonate (nessuna comunicazione dai miei genitori in tutto il giorno? possibile?), ho provato a contattare la mia famiglia telefonicamente.


Ho telefonato nell'ordine a: mio padre, mia madre, mio fratello, mia sorella, di nuovo mio padre, di nuovo mia madre, l'altro mio fratello, l'altra mia sorella. Gli ultimi numeri li digitavo inveendo ad alta voce (con l'evidente

intenzione di essere sentito) contro la Malesia, lo Sheraton e Sankokan.

Ogni numero è risultato occupato o non raggiungibile o non ha ottenuto risposta.


Quando, telefonando a mia sorella, ho finalmente ottenuto risposta, ho avuto il piacere di conversare con uno sconosciuto che cercava un certo Gerardo.



E giù insulti a Salgari.






Ora va meglio, sono finalmente con i miei colleghi in una grande sala silenziosa che sarà la nostra casa nei prossimi giorni e le cose non vanno poi così male.

Appena avrò tempo parlerò di questo posto in termini più positivi, promesso.