mercoledì 19 dicembre 2012

Il rito

Una volta conobbi un vecchio, seduto alla fermata dell'autobus. Ci mettemmo a parlare del tempo, della politica, dei giovani che non sono più quelli di una volta e che pure, poverini, devono affrontare tanti di quei problemi. Chissà dove lo trovano il coraggio, si chiese ad alta voce.
Poi si fermò d'un tratto - sembrava pensare ad altro - mi fissò negli occhi e mi chiese: Tu credi?
Sì, risposi. Lo dissi con fermezza, deve essere stato quello ad averlo stupito.
Allora ti faccio un regalo, mi disse. Ti regalo una cosa che mi venne regalata quando avevo più o meno la tua età. Si tratta di un segreto. O di un rito. Chiamalo come vuoi, sta a te decidere se accettarlo o cestinarlo. Il mio regalo è questo: ogni sera, prima di addormentarti, ringrazia il Signore per tre cose che sono avvenute durante il giorno. Possono essere di più se vuoi, ma mai meno di tre. E' importante: mai meno di tre. Ed è importante farlo una volta sdraiati a letto, un attimo prima di chiudere gli occhi ed addormentarsi. Non farlo mentre ti metti il pigiama o mentre ti lavi i denti. Questi dettagli sono importanti, perché non sia un...una idea romantica, ecco, non è una sorta di ventata di ottimismo prima di andare a letto. E' molto diverso. E' un rito, è qualcosa di più importante e di molto ricco, se fatto con fede. Pensaci: ogni giorno che Dio ci concede su questa terra, qualunque cosa sia accaduta, lo terminiamo sempre nello stesso modo, chiudendo gli occhi e addormentandoci. Per gli antichi era un po' come morire. Per questo è importante santificare quel momento lì, perché l'ultima cosa che faremo quando moriremo, chiudendo gli occhi per l'ultima volta, possa essere benedire e non maledire, ringraziare e non accusare. Vivere e non morire, in un certo senso.
Lo guardai in silenzio. E' un bellissimo regalo, dissi. Grazie.
Sono contento che ti piaccia. E' importante anche questa cosa dei riti. Ora non è più come una volta, ed è un peccato. Prendi ad esempio il...oh...il mio autobus, è arrivato finalmente...beh ti saluto giovanotto, passa una buona giornata.

Si alzò zoppicante e sorridente, e salì sul 309.
Le porte si chiusero dietro di lui.


Non lo rividi più.