mercoledì 18 luglio 2012

Only moment we were alone

Siamo mai stati soli davvero? O c'è sempre stato altro a confondere le menti e i cuori?

C'è stato un momento, questo so, un momento unico in cui siamo stati soli, noi,
ed è stato bello,
è stato memorabile.

Può bastare a risvegliarci dal coma e fare il primo nuovo respiro, finalmente?
O non è stato altro che un memoriale, il ricordo della tua mano nella mia dopo troppo tempo.

Sei giorni nel fondo di un oceano senza fondo bastano ad uccidere ogni speranza.

Forse tutto questo serve solo a ricordare
che questa terra è come il mio cuore,
e non è un posto freddo
e non è un posto morto.













Esplosioni nel cielo.

Ci sono esplosioni nel cielo.

lunedì 9 luglio 2012

2 + 2 = 5  ovvero di come matematica e musica non vadano poi così d'accordo



All'inizio dell'anno 2000 scoprii gli Smashing Pumpkins, che rappresentarono un po' il mio battesimo musicale.

Nel dicembre del 2000 gli Smashing Pumpkins si sciolsero.

"Ah, nell'acido?" avrebbe chiesto pochi giorni dopo un simpatico amico incurante del mio dolore adolescenziale.

Mentre scoprivo altre decine di gruppi - intraprendendo un percorso che di lì a pochi anni mi avrebbe condotto ad apprezzare il math-rock degli Slint e le eteree atmosfere dei Sigur Ròs - Billy Corgan tornò sulle scene.

Il pelatone non ce la faceva proprio a stare fermo e buono, dopo aver decretato la fine di un gruppo che - vuoi o non vuoi - era stato uno dei capisaldi della musica rock anni 90.
E così fondò un nuovo gruppo: gli Zwan.

Oggi mi è rivenuto in mente quel periodo, la spasmodica attesa di scoprire quale nuova creatura avrebbe partorito la mente geniale di Billy, le prime registrazioni che giravano di soppiatto tra i fan.

Ci sono molte cose da dire. Bisogna capire che gli Smashing Pumpkins hanno lasciato le scene alla grandissima.
Hanno pubblicato un disco che io ho adorato, e subito dopo ne hanno pubblicato un altro - o meglio ne hanno stampate 25 copie in vinile e le hanno regalate ad alcuni amici pregandoli di diffonderle su internet.
Gratis.

(Tutto questo nel 2000, ovvero 7 anni prima dei Radiohead con il loro In Rainbows. Tanto per capire.)

E dopo tutto questo fecero un contest. Dissero che quei due dischi raccontavano una storia e i fan che riuscivano a coglierla nella sua interezza vincevano premi fighissimi tipo la Stratocaster di Billy o un biglietto per il loro ultimo concerto.
Ecco anche questo: il loro ultimo concerto lo fecero a Chicago nello stesso locale dove si esibirono per la prima volta con il nome Smashing Pumpkins.
E Billy Corgan si commosse fino alle lacrime.
Che poesia. Che finale.
Insomma era tutto molto bello, davvero.

Ma l'attesa per questi Zwan non era solo per Billy Corgan, ovviamente.
Dagli Smashing Pumpkins, Billy si era portato dietro Jimmy Chamberlin, un batterista con le palle fumanti, uno di quelli che ti improvvisava assoli di batteria da restarci a bocca aperta, con la classe figlia del jazz da cui (in parte) proveniva.

Mica solo questo. Alla chitarra e al basso si era piazzato un tale David Pajo, uno che ha praticamente inventato un paio di generi musicali assieme agli Slint e che poi ha continuato a rivoluzionarli assieme ai Tortoise e sotto il nome di Papa M. Insomma, uno di quelli che trasformano in oro tutto ciò che toccano.

E per fare trentuno, era stata chiamata pure Paz Lenchantin, una che veniva dagli A perfect circle, non la prima che passava, ecco.

Insomma, avevano tirato su un gruppo che avrebbe rivoluzionato il mondo, senza scherzi.

Fecero pure una cosa geniale: in pochi mesi organizzarono dei concerti sotto il nome "The True Poets of Zwan" e presentarono i loro nuovi pezzi, freschi di scrittura. Pezzi grezzi, indubbiamente. Ma cavolo, belli. C'era dell'ottima roba lì dentro, da far venire l'acquolina in bocca, da aumentare l'attesa.
Dopo pochi mesi si presentarono ancora sul palco. Stavolta con un nome diverso: "The Djali Zwan". E con canzoni totalmente diverse, nuove, acustiche. E belle anch'esse, diamine.

Passarono altri mesi, l'attesa era ormai alle stelle. In un anno il pelatone ed i suoi amici avevano scritto parecchie nuove canzoni - chi conosce un minimo Billy Corgan sa quanto sia prolifico, le canzoni pubblicate saranno un 30% delle canzoni che ha scritto e non sempre le migliori - bastava solo metterle su disco e il gioco era fatto.

Signori, il capolavoro è servito.


A gennaio 2003 esce "Mary Star of the Sea", firmato da loro, gli Zwan.




Molte canzoni sono nuove, alcuni pezzi di quelli provati nei mesi precedenti sono stati riarrangiati.




E il risultato è uno schifo.




Un disco orribile, a partire dalla copertina. Uno dei peggiori dischi che la musica rock ricordi, probabilmente.
E senza dubbio una delle peggiori delusioni musicali dell'ultimo ventennio.








Gli Zwan si sciolsero pochi mesi dopo, per l'imbarazzato sollievo di molti critici e anche del sottoscritto.