giovedì 2 febbraio 2012

Mi sa che lo devo fare.

E allora lo faccio.


Si riparte da zero? Ma anche no. Quel che è stato non si cancella.

Uno non passa tanto tempo a scrivere, pure se ad intermittenza, per poi vedere tutto rimosso da decisioni di dubbio gusto.

Devo dire la verità: mi dispiace. Splinder non era una grande piattaforma, ma ha ospitato le mie dawsoniane riflessioni sul senso della vita, sulla musica, sull'erasmus e via discorrendo, per più di sei anni.

Vedere che all'indirizzo http://www.fraenk.splinder.com/ adesso è attivo un redirect verso un tale peeplo.it (?!) mi fa sentire spodestato.

E' come un trasloco forzato, e io odio i traslochi. Le cose sono sempre quelle, è vero. Il letto, l'armadio, la scrivania, c'è tutto, ma è come se non combaciasse più nulla, bisogna ripartire da zero con gli stessi mattoni da incastrare nuovamente, una fatica boia.


Ma poi ci ripenso: negli ultimi anni non è che in fondo scrivessi più così tanto, o così bene. Quel blog era diventato un mortorio e vai a capire che diavolo sia successo.

Prendiamola così, è un'occasione per cambiare, per rinnovarsi.


Troppo male non farà.