giovedì 20 luglio 2006

Egli trasse un profondo respiro.



"Sono tornato", disse.

mercoledì 19 luglio 2006

GIURO che io, mia sorella e le sue amiche abbiamo cercato pochi secondi fa di modificare la data del nostro viaggio per tornare tra quattro/cinque giorni.


 


La frase: "Puoi modificare i nostri biglietti fino a 2 ore prima della partenza" riportata sul sito della vueling ci aveva illusi.


 


Però costava 30 €.


A persona.


Più la differenza tra i vari voli.


Ovvero un centinaio di euro.


Sempre a persona.


 


 


Non se po' fa.


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


Martina dice: "Mortacci loro, che je potesse pijà un corpo".

martedì 18 luglio 2006

Non sappiamo se ce l'abbia fatta a farsi la Laura, ma almeno la laurea, quella sì.


E s'è beccato pure un bel 102.


 


Complimenti a ser bubu, dunque.


 



 



 


...e cento(due) di questi giorni!

sabato 15 luglio 2006

I saluti, take 2


 


Se n'è andato David, se n'è andata Marianna, se n'è andata Irene, se n'è andata Giulia, se n'è andata Cristina. Presto andranno via anche Carmen, Cris, Francesco, Alessandro, Silvia e tutti gli altri.


 


Che non sono fatto per queste cose lo sapevo bene, e questo erasmus non fa che confermarmelo.


 


Ho un anima debole, che anche uno sguardo può lacerare. Figurarsi degli abbracci alle 8 di mattina a delle persone che non so se e quando rivedrò, pur avendo condiviso con loro un'esperienza così forte.


 


 


 



 


 


 


Chissà se poi è vero
che le stagioni svaniscono
con la felicità che ti sfugge inavvertita
come sabbia tra le dita

Se c’è da ricordare
è per tutto quel male banale
così, per fare
che ci siamo detti
e che ci siamo fatti

Ma il corso del giorno
che scrosta parole
e cancella l’inchiostro
coi complicati pretesti del come

La vita nelle tasche
come laghi chiusi in vasce
trabocca per natura
non la puoi arrestare

Lo scopri solo dopo
che amarsi dal silenzio
non è tanto un’impresa
Vittoria contro resa

Ma il corso del giorno
che scrosta parole
e cancella l’inchiostro
coi complicati pretesti del come

E resta solo il cuore spalancato su di te
che sei il mio nutrimento tendente all’infinito
ne hai abbastanza di parole
e dei complicati pretesti del come


 

giovedì 13 luglio 2006

Questo blog è solidale con Federico "bubu" Orsini, il quale doveva discutere la propria tesi oggi stesso ed invece tutto è stato rimandato a data da destinarsi per via di un'incomprensione con la professoressa.



Cose che capitano, evidentemente, anche se a noi poveri mortali sembrano semplicemente cose assurde.




Di contro, oggi dovrebbero laurearsi mio cuggggino e Giovanni Draghi (storico visitatore del blog che una volta lasciò addirittura un commento). Speriamo ce l'abbiano fatta, a questo punto. Complimenti.

lunedì 10 luglio 2006

Notti magiche


 


Come richiesto dall'immenso Emmesurio:



Forse non sarà una canzone
a cambiare le regole del gioco
ma voglio viverla così quest'avventura
senza frontiere e con il cuore in gola.
E il mondo in una giostra di colori
e il vento accarezza le bandiere
arriva il brivido e ti trascina via
e sciogli in un abbraccio la follia.
Notti magiche
inseguendo un goal
sotto il cielo
di un'estate italiana
e negli occhi tuoi
voglia di vincere
un'estate
un'avventura in più!
Quel sogno che comincia da bambino
e che ti porta sempre più lontano
non è una favole e dagli spogliatoi
escono i ragazzi e siamo noi.
Notti magiche
inseguendo un goal
sotto il cielo
di un'estate italiana
e negli occhi tuoi
voglia di vincere
un'estate
un'avventura in più.
Notti magiche
inseguendo un goal
sotto il cielo
di un'estate italiana
e negli occhi tuoi
voglia di vincere
un'estate
un'avventura in più!
Un'avventura in più!
Un'avventura... goal!


 


 


CAMPIONI DEL MONDO


CAMPIONI DEL MONDO


CAMPIONI DEL MONDO


 





domenica 9 luglio 2006

I'm so sick of goodbyes


 


if I could just keep my stupid mind together
then my thoughts would cross the land for you to see
no one sees you on a vampire planet
no one sees you like I do



seconds click in which I'm changed to dust
withered roots of knots and hairy rust
no one sees you on a vampire planet
no one sees you like I do



I'm so sick
of goodbyes, goodbyes
I'm so sick
of goodbyes, goodbyes
goodbyes



the night comes crawling in
on all fours
sucking up my dreams
through the floor



I'm so sick
I'm so sick
of goodbyes



I'm so sick
of goodbyes, goodbyes
I'm so sick
of goodbyes, goodbyes
I'm so sick, so sick, so sick
of goodbyes, goodbyes
so, I'm so sick


 


 


 


 


Se n'è appena andata una delle persone a suo modo migliori che abbia conosciuto in questo erasmus.


David, il folle svedese coi rasta.


 



“Non mi piacciono i saluti perciò andate a fanculo e hasta luego”


 


 


Non so se lo rivedrò mai. Probabilmente no, ma non si può mai sapere.


 


Le cose belle finiscono, ed è giusto così, anche se dispiace. Ma se non si provasse un po' di dolore alla fine di qualcosa - qualunque cosa - probabilmente non varrebbe la pena di averla vissuta.


 



Alcuni giorni fa abbiamo fatto un barbecue all'albaizin, così, per salutarci un po' tutti, anche se ci si rivedrà altre volte prima di partire del tutto. Ridere, bere e scherzare non è mai facile quando girano fogli di carta, qualcuno ha una penna?, dammi il tuo numero - quello italiano intendo! -, no msn non ce l'ho ma giuro che lo metto, dai poi vi mando un'e-mail con tutti i contatti, forza tutti qui a scattare l'ultima foto, oh, poi inviamela, mi raccomando, tu me l'hai firmata la bandiera?, ma sì, tanto poi, alla fine


ci rivedremo eh...


 


 


E tutto ciò era dannatamente bello.


Triste, sì, decisamente.


 


Ma bello.


 


It's a sad and beautiful world, diceva Mark Linkous citando Benigni.


 


In quel barbecue all'albaizin ho finalmente capito cosa intendeva.


E più passa il tempo, in questi ultimi giorni tristi e meravigliosi in cui uno svedese che parte è capace di spingermi a scrivere un post del genere, e più quella frase mi entra dentro.


 


 


Non c'è niente di più bello delle cose belle, quando finiscono.


 


 


 


 


 


Scrivere un post triste parlando di bellezza in uno dei periodi migliori della mia vita è strano. Le parole non escono facilmente, ma va bene così.


 


D'altro canto, stasera abbiamo una finale a cui pensare.