martedì 29 maggio 2007

[Tante cose da dire. Troppe cose da scrivere.




Ma da qualche parte bisognerà cominciare, prima o poi, ed è bene farlo in fretta, finchè i ricordi, le


immagini, i suoni e le emozioni sono ancora qui, dipinte da poco nel quadro della nostra storia.]









Epopea in cinque atti


[tranquilli, i prossimi saranno più corti del primo]











FIRST DAY


(or how much Ryanair sucks)





Certo tutto avremmo potuto prevedere ma non questo.


Forse nemmeno pensavo fosse possibile.



 



Sì, avevo sentito degli scioperi dell'alitalia del giorno prima, ma che questo potesse comportare un ritardo di SETTE ore al nostro volo, davvero, non me lo sarei mai aspettato.




E però è così, alle 9.30 ci ritroviamo a contemplare quel monitor che segnala la partenza del nostro aereo per le 17.00 e non è che ci sia molto da fare di fronte a cose così. Puoi giusto incazzarti, o riderci su e noi scegliamo questa seconda opzione perchè la frenesia e l'attesa e quella sensazione di star compiendo qualcosa di grande, tutto questo è troppo forte per essere vinto da un'imprevisto qualunque.






Non c'è niente da fare, quel sorriso dalla mia faccia non se ne va, non se ne può andare.


 


 




Sette ore sono tante ma non siamo certo arrivati fin lì per essere rimandati a casa e tornare il pomeriggio.


Noi si resta - e si lotta. Con riviste, giri per l'aeroporto, dormite rigeneranti e soprattutto tanto cazzeggio.



Alle 17 siamo ancora lì, come nulla fosse successo.





Durante il viaggio scopriamo con piacere di non essere gli unici che si siano imbarcati per Dublino col solo scopo di vedere la Dave Matthews Band dal vivo, ma i nostri compagni di avventura ci aprono gli occhi sul reale rischio che stiamo correndo: perderci parte del concerto.


Può sembrare strano, ma questa possibilità non mi aveva minimamente sfiorato talmente sono abituato ai concerti nostrani che se iniziano prima di mezzanotte già è tanto. Ma Dublino non è Roma - e il Point Theatre non è certo il Circolo degli artisti, come avremmo scoperto di lì a poco - e la possibilità che il concerto inizi effettivamente alle 8, magari mentre noi stiamo uscendo dall'aeroporto, è spaventosa.






L'hostess non fa che chiedere "apologize" mentre i miei propositi di vendetta si fanno ancora più acuti.


 




E quando, dopo una corsa in taxi costata oltretutto cara, arriviamo alle 9 meno un quarto al Point Theatre con tanto di borse al seguito e con la voce di Dave che canta il finale di When the world ends, la vendetta diventa un imperativo.







Non so chi sia, o in che parte del mondo si trovi, ma sappia quell'uomo, responsabile di un tale, vergognoso ritardo, che pagherà.


E può solo pregare il suo Dio, se mai ne ha uno in cui credere, che tra le canzoni che abbiamo perso non ci siano Grace is gone e soprattutto All along the watchtower, perchè...








Non faccio in tempo a terminare il pensiero che vengo inondato dalle note di Grey street.





E basta questo.






Sorrido come un idiota.







Quell'uomo, chiunque sia, è fortunato.






Sono lontano dal palco, il concerto è iniziato da chissà quanto tempo eppure su Grey street mi ritrovo a pensare che questo già basterebbe.




E non è che l'inizio.







Quell'uomo, chiunque sia, è davvero fortunato.





Il concerto è iniziato da un quarto d'ora e no, non hanno suonato nè Grace is gone nè Along the watchtower.



 






Ora, cosa sia la Dave Matthews Band dal vivo non mi sogno nemmeno di provare a descriverlo. Senza alcuna paura di essere smentito dico che sono tra le prime 3 migliori band dal vivo attualmente in attività. Li vedi suonare, li vedi divertirsi, e come fai a non divertirti anche tu...ti rimettono in pace col mondo, semplicemente.





Il violinista scalmanato, quello lì con la tromba e la testa minuscola rispetto al resto del corpo, il batterista mostruoso...e stanno lì, li vedi come vecchi amici seduti a un bar a chiacchierare ma quello che si dicono non sono parole, ma è musica, ed è questo ad essere, davvero, meraviglioso,





ed inspiegabile.





Una meraviglia alla quale puoi assistere solo a bocca aperta.






Le due ore e mezza di concerto volano, e quando se ne vanno dal palco per la seconda ed ultima volta c'è spazio per un solo pensiero: ne voglio ancora.



 




All along the watchtower, no, non l'hanno fatta. E non hanno fatto nemmeno Grace is gone.


 


E non potrebbe importarmene di meno.


 


 


 


Piuttosto aleggia nell'aria la sensazione che non possa essere finito tutto così. Manca ancora qualcosa.



Forse è proprio quella sensazione che ci fa temporeggiare più del normale al Point Theatre - chi può dirlo - fatto sta che quando ci avviamo verso il centro di Dublino con un'altra coppia di ragazzi italiani siamo gli ultimi a lasciare quel posto.





Chissà, se ce ne fossimo andati via prima forse non avremmo intravisto quel capannello di gente sulla destra, ad accerchiare due furgoncini. E non avremmo sentito quella voce - second van! - ad indicarci dove si trovasse Dave.


 


 






Il primo a capire qualcosa è stato quell'italiano.






*La macchinetta! La macchinetta, presto!*






Lo seguo a ruota e in 3 minuti mi trovo a stringere la mano e scattare foto a quello stesso grande uomo che ci aveva fatto letteralmente sognare dal palco, poco prima.





(Lo dicevo io che non poteva essere finita qui!)






Si concede a tutti, firma autografi su autografi, si fa scattare foto, chiacchiera come fosse un amico.


 


Un uomo come tanti, semplice come non te lo aspetteresti dopo averlo visto lassù come un dio, a dirigere le nostre emozioni.





 


 


 


 




Dopo tutto questo sarebbe più che logico aspettarsi che la serata sia finita. Ma l'adrenalina che scorre a fiumi non ci permetterebbe mai di dormire. Ed è pur vero che non possiamo continuare il nostro viaggio senza concederci una minima visita della città, che secondo i piani rovinati dalla Ryanair (grazie ancora!) sarebbe dovuta essere durante il giorno.





E allora via per temple bar e strade adiacenti, in un giro di 3 ore (rigorosamente a piedi, date le ristrettezze economiche) che ci presenta il meglio e il peggio della vita dublinese.





Centinaia di giovani vestiti a festa, come fosse chissà che giorno, chissà che evento, e invece è un mercoledì normalissimo, tutti allegri come avessero vinto la coppa del mondo, e invece molti di loro una coppa l'hanno persa, quella della champions league per l'esattezza, eppure indossano la maglietta del Liverpool e ridono a crepapelle in un delirio collettivo che coinvolge tutti, ragazze, ragazzi, irlandesi, spagnoli, italiani,


tutti,


meravigliosamente,




ubriachi.




 


 




Provo a convincermi che ci debba essere una spiegazione a tutto questo.





 


 


E' la finale di champions - dice il tassista, mentre ci accompagna all'aeroporto.





Ma la finale l'hanno persa. Non c'è nulla da festeggiare.


 




Ma non capisci che è una scusa? Oggi è la partita, domani ci sarà un'altra scusa per uscire e ubriacarsi di nuovo e festeggiare. Oggi è mercoledì, inizia il fine settimana che terminerà lunedì prossimo. Poi martedì ci si riposerà e il mercoledì di nuovo, ancora e ancora e ancora.


 


 


 


 


 





Inspiegabile Meravigliosa Follia.


 


 


 


 


 


 





Alle 4 siamo all'aeroporto di Dublino, stesi su dei divanetti più comodi del previsto.


 


Nel caos che ci avvolge, diventa difficile distinguere la fine di un giorno dall'inizio di un altro.

Ed è anche questo a far sì che tutto diventi così incredibilmente magico, quando chiudiamo gli occhi e ci chiediamo quanti mesi siano passati da quando, quasi 24 ore prima, eravamo seduti sulle scalinate delle poste.



 





3 commenti:

  1. Quasi dimenticavo!!

    Bubu mi aveva promesso che l'avrebbe fatto, e siccome è un uomo di parola, eccolo qui:





    http://maggio2007.splinder.com/

    RispondiElimina
  2. si, ragazzi, lho fatto ma non c'è alcun paragone contro il buon Frenk. il mio è un semplice scarabocchio,senza senso. scusatemi

    RispondiElimina
  3. GRAURgrowlsnarlbrcroprzfenztstrpplockrsairghfruzzpplARGH!

    [rumori di luca rosicone]

    ciao caro

    luca

    RispondiElimina