Forse no.
Probabilmente non era un chupacabras e nemmeno un cane. Non era nulla, non è mai stato.
Come quella ragazza, la più bella ragazza del mondo. Tutto falso. Non c'era nessuno in quel pullman, ero solo. L'autista baffuto, lui sì c'era, lo ricordo bene. Ed è vero che comunque, in generale, è stato un viaggio inquietante.
Ma il punto non è questo.
E' che il mio cervello a volte fa così, prende il reale e lo trasforma un po', lo confonde, lo maschera.
Non lo faccio di proposito, davvero. Quando mi guardo dietro, quando racconto, non riesco a capire dove finisca il reale e dove inizino gli scherzi della mia mente.
E pensarci peggiora solo la situazione.
A volte la realtà è solo leggermente intaccata, qua e là, da qualche dettaglio fantasioso. Altre volte assume i toni di un delirio senza capo né coda.
I medici con cui ho parlato l'hanno chiamata Sindrome di Montis, o una cosa del genere. Una specie di schizofrenia ma una variante più innocua. Nella vita di tutti i giorni non dà complicazioni. E' solo una specie di alterazione dei ricordi.
Almeno così dicono loro.
Credo.
Beh, detta in altre parole, vivo una vita normalissima anche se a ricordarla e a raccontarla non mi sembrerebbe. Ecco, questo blog non è altro che il racconto di quel ricordo.
E' sempre stato così, in fondo.
Probabilmente non era un chupacabras e nemmeno un cane. Non era nulla, non è mai stato.
Come quella ragazza, la più bella ragazza del mondo. Tutto falso. Non c'era nessuno in quel pullman, ero solo. L'autista baffuto, lui sì c'era, lo ricordo bene. Ed è vero che comunque, in generale, è stato un viaggio inquietante.
Ma il punto non è questo.
E' che il mio cervello a volte fa così, prende il reale e lo trasforma un po', lo confonde, lo maschera.
Non lo faccio di proposito, davvero. Quando mi guardo dietro, quando racconto, non riesco a capire dove finisca il reale e dove inizino gli scherzi della mia mente.
E pensarci peggiora solo la situazione.
A volte la realtà è solo leggermente intaccata, qua e là, da qualche dettaglio fantasioso. Altre volte assume i toni di un delirio senza capo né coda.
I medici con cui ho parlato l'hanno chiamata Sindrome di Montis, o una cosa del genere. Una specie di schizofrenia ma una variante più innocua. Nella vita di tutti i giorni non dà complicazioni. E' solo una specie di alterazione dei ricordi.
Almeno così dicono loro.
Credo.
Beh, detta in altre parole, vivo una vita normalissima anche se a ricordarla e a raccontarla non mi sembrerebbe. Ecco, questo blog non è altro che il racconto di quel ricordo.
E' sempre stato così, in fondo.
ora capisco molte cose!
RispondiElimina.....ed io che ti stavo pure a sentire :(