mercoledì 16 gennaio 2013

Ecco, sempre qui, è questo il punto

"Aspetta, e se provo a passare di là?"

Ma no, l'abbiamo già fatto

"E nel tombino? Non il primo, il secondo"

Il secondo?

"Sì, quello lì, in alto a destra"

Il secondo tombino...no, non ci sono mai entrato nel secondo tombino, non l'avevo visto

I miei occhi lo guardano ammirato. Quasi con devozione.

Magari è lì non lo so

"Oh, io vado, speriamo bene"

Il fatto è che lui ci sa fare. E' l'amico che ha successo, quello forte a calcio, l'asso con i videogiochi, quello che conquista gli amici. Io no, io sono timido. Anche se non lo ammetterei mai, essere suo amico mi fa sentire più forte, più protetto.

Prova a salire lì su quella scala dai, sali fino al tetto

"Sì eccolo ci siamo!"

Ha lui in mano il joystick. Siamo a casa mia, il Nintendo è il mio, il videogioco delle Tartarughe Ninja è il mio. Ma mi fido di lui più che di me stesso. E poi diamine, io sono mesi che ci provo, non sono mai riuscito a finire quel maledetto terzo livello. Non riesco ancora a credere che siamo così vicini all'uscita.

"Quello è Splinter!! E' legato!! Dobbiamo battere il mostro!"

Sono in fibrillazione. Non faccio che urlare dai dai dai ce la possiamo fare. Lui sta zitto, è concentratissimo. Spinge su quei tasti, A, B, sembra sapere benissimo cosa debba fare e lo fa, con precisione chirurgica. Un colpo. Un altro colpo ancora. Dai che manca poco. I battiti del cuore aumentano, le dita sono sudate. Leonardo con la sua spada continua ad infierire. Un colpo ben assestato. E' l'ultimo: il nemico è sconfitto.

"Eddai!!"

Mentre Splinter viene liberato saltiamo entrambi con un grido di gioia che non basta ad esprimere l'adrenalina che abbiamo in corpo. E' un unico salto, liberatorio come non mai. E' un unico salto, fatto tenendo in mano il joystick, attaccato alla console.
E quindi è una conseguenza - perché la vita non è altro che una serie di conseguenze delle nostre libere scelte - che, assieme a noi, salti anche quella scatola grigia che ci ha tenuti inchiodati davanti alla tv per chissà quante ore.
Avviene tutto in un istante, l'adrenalina pura, la gioia incontenibile, l'agghiacciante presa di coscienza. La liberazione di Splinter è interrotta, l'immagine si ripete discontinua sulla tv, non va avanti. La luce del Nintendo lampeggia.


Si è bloccato tutto.

Dobbiamo riavviare, o meglio spegnere, dimenticare tutto, uscire all'aria aperta e provare a mettere da parte la delusione. Basta così, facciamo finta di non aver visto nulla.


Da allora ci ho provato altre volte ad arrivare fino a lì, sul tetto di quella casa, per liberare quel povero sorcio incatenato. Giuro quell'immagine mi ha perseguitato per anni, la ricordo ancora come fosse ieri.
Non ce l'ho mai fatta, vinto anche dalla mia solita incostanza e pigrizia mentale.

Ma ora basta, è giunto il tempo di riprendermi ciò che mi spetta di diritto. Oggi mi prenderò la mia rinvicita sulla Storia.

http://nesbox.com/game/teenage-mutant-ninja-turtles



"The game received criticism for its difficult gameplay, being noted by many fans and critics as being one of the more frustrating NES games made." (fonte: Wikipedia inglese)




AGGIORNAMENTO:

Te lo dovevo, Splinter.
Scusami per aver tardato tanto.



 
 

4 commenti:

  1. scusa me lo spieghi? cosa sono i tasti A e B

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    1. Spero che questo commento sia di mio padre, l'unico autorizzato a non sapere che i tasti A e B sono i tasti del controller del Nintendo.

      http://www.zeldainformer.com/images/uploads/articles/NES-controller.jpg

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  2. lo so, dicevo per dire, mi riferivo in generale al significato del tuo pensiero

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    1. Perdonami, non pensavo che qualcuno avrebbe letto così in profondità questo post.

      E' chiaro che i tasti A e B rappresentano una scelta. E' sempre stato così: ai bivi si presenta l'opzione A e l'opzione B. E saper scegliere, quello è indice di vera maturità.
      "Sembra sapere benissimo cosa debba fare e lo fa": ecco questa dote io non l'ho mai avuta, ma non è detto che le cose non stiano finalmente cambiando.

      Comunque B o A, o da A ad A, o da B ad A, "dobbiamo ripartire, non si può evitare".

      L'importante alla fine non è A o B, ma sconfiggere il mostro, liberare Splinter. Se a quello siamo chiamati, anche a distanza di 20 anni, troveremo la forza di farlo.

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