sabato 30 agosto 2014

Tappa 0

Non è stata colpa di quella ragazza. Lei ha avuto solo il compito ingrato di riportare una notizia: c'è un problema operativo, il volo ha subito una riduzione di capacità. Non c'è posto per voi sull'aereo.

Siamo in tanti ad essere nella stessa situazione, ordinatamente in fila verso il bancone Vueling in cerca di una soluzione. Con noi c'è un signore, sembra matto, parla tra sé e sé ripetendo "non è possibile, è uno scandalo, non è possibile".
Invece è possibile.
Resiste la prima mezz'ora, forse tre quarti d'ora, poi, quando è quasi il suo turno si gira, prende la sua valigia e se ne va. Sì, è matto.
Ma non è il solo: davanti a noi c'è una ragazza, si gira, ci guarda, ha lo sguardo da serial killer. Un lieve strabismo ed una calma piatta nella voce mentre dichiara al ragazzo del bancone Vueling "ho registrato questa conversazione con il cellulare, è nei miei diritti", così, come se fosse la cosa più normale del mondo.
Magari lo è davvero, una serial killer. Forse deve andare a Barcellona per incontrarsi con i suoi amici serial killer. O forse deve far saltare in aria la Sagrada Familia. Possibile che nessuno si sia accorto del pericolo? Forse qualcuno l'ha fatto, deve essere per questo che spuntano tre poliziotti a calmare le acque, mentre la serial killer continua a reclamare i propri diritti, elencandoli con precisione chirurgica.
"Sei un avvocato, vero?"
"No, architetto".
Sicuramente voleva dire: no, serial killer.
(Poi io c'ho brutti ricordi con gli architetti o gli aspiranti tali: preferisco i serial killer.)

La situazione si fa critica, fino a che compare LEI.
A me ricorda Martina Colombari. Paolo dice che è piuttosto un angelo cocainomane.
In effetti realizzo in fretta che tutte le belle ragazze, per me, assomigliano un po' alla Colombari e finisco col concordare con Paolo.
Il nostro angelo cocainomane si fa in quattro per noi, ci propone diverse soluzioni tutte poco praticabili. Poi si illumina: "Ragazzi, faccio una mandrakata! Vi mando a Parigi!"
Ok, per carità, meglio di niente, ma noi stasera abbiamo un pullman da Barcellona. Se lo perdiamo salta tutto il viaggio, non ce ne sono altri.
"Ma tranquilli, c'è il diretto Parigi-Barcellona in giornata....arrivate in tempo per il pullman...anche se...c'è un problema, non me lo fa prenotare!"
La guardiamo, fa tutto da sola, si illumina di nuovo: "Un'altra mandrakata! Venite!"
La seguiamo fino ad un gate, entra, parla col pilota. Capiamo in fretta: vuole farci viaggiare nella cabina del pilota. Sì, evidentemente si droga. Peccato che anche la seconda mandrakata non riesca, siamo al punto di prima.
"C'è ancora un'ultima opzione: prendete un volo iberia, fate scalo a Madrid e poi arrivate a Barcellona. Un attimo che controllo....sì, finalmente siete fortunati, c'è posto! Arrivate alle 5, avete tutto il tempo di prendere il vostro pullman. E visto che arrivate con tanto ritardo, vi spettano 250 euro a testa di rimborso. Grazie per aver scelto Vueling".





Questa storia ha tante morali:
1. In questo paese tocca sempre alzare la voce per farsi ascoltare. La serial killer infatti è riuscita ad imbarcarsi sul volo delle 10.
2. Il pellegrino deve avere un cuore aperto ed accogliere, non pretendere. Molto volentieri accogliamo i 250 euro come un regalo di inizio pellegrinaggio. E pensare che ci credevamo sfigati.
3. Alla vueling si drogano. Però sono gentili.


Note a margine:
- Francesco ha dimenticato il poncho a casa e non si è fatto la barba
- Marco ha paura dell'aereo ma fa bene: i decolli e gli atterraggi a Madrid sono tra le cose più spaventose del mondo.

1 commento:

  1. Complimenti per la battuta sugli architetti e aspiranti tali, mi hai fatto tagliare! ahahah

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