sabato 30 agosto 2014

Tappa 1 
Ponferrada --> Pereje

Il primo timbro è del centro informazioni alla stazione degli autobus. Partiamo da lì. Anzi no: c'è un decathlon a pochi metri, prima passiamo lì a fare rifornimento.
Sulla strada svariati pellegrini, molti in bicicletta (facile così).
I primi 10 km passano in fretta.
I secondi 10 no.
Paolo inizia a recitare rosari e ad intonare canti pur di trovare qualche motivazione. Si cerca un prete per confessarci: manco l'ombra.
Arriviamo a Villafranca del Bierzo (23 kilometri) distrutti, verso le 3 del pomeriggio. Prendiamo un succo d'arancia e ripartiamo: domani dovremmo fare 30 km, se riusciamo ad anticipare è meglio.
Che cazzata.
Facciamo 5,5 km trascinandoci. Arriviamo al rifugio, ci sdraiamo su dei materassi adagiati a terra e ci rendiamo conto che non possiamo muoverci.
Domani sarà durissima.

Laviamo i panni con acqua e sapone: Paolo alle prese col sapone di marsiglia è meglio di Totò e Peppino.
Io rimorchio il gestore dell'ostello, un tipo inquietante, probabilmente gay che millanta oscure conoscenze vaticane più potenti dei vari cardinali e che sarebbero seconde solo al Papa.
Ma tanto gente normale non la incontreremo in questo viaggio.
Fa buio tardissimo, speriamo di dormire un po' che domani ci si sveglia alle 5.30.
E poi, si sale.




Note a margine (scritte il giorno successivo):

1. Il tizio inquietante di ieri aveva preso i nostri documenti. Sa dove abitiamo. AIUTO.
2. Non andavamo a dormire alle 22.00 da quando avevamo 10 anni, dopo la posta di Sonia.
3. "Magari ci rivedremo ancora. Chissà. Forse tra 5000 anni. O forse no. O sì, o no. Il no ce l'abbiamo, vediamo per il sì". AIUTO.

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